LA FESTA DEL LAVORO CHE NON C'E'

Non c’è nulla da festeggiare oggi. Sarebbe la festa del lavoro, ma sono in tanti a non avere motivo di gioire. Il tasso di disoccupazione nella nostra provincia è ancora alto ed equivale ad avere oltre 14mila disoccupati. Il dato più allarmante è che aumenta l’occupazione precaria.
E non finisce qui. Cosa dire dell’emorragia di mantovani costretti a fare le valige per trovare un lavoro: nel 2017 sono stati 2300 i mantovani che se ne sono andati all’estero, in media circa 190 al mese.
Sono gli effetti di politiche sbagliate sul lavoro, sostenute o attuate dalle stesse forze politiche della cosiddetta sinistra, che oggi si ritrovano in tutte le piazze italiane a celebrare una ricorrenza che ormai potrebbe essere rinominata la “festa del lavoro che non c’è”.
Come detto, il quadro della precarietà del lavoro è purtroppo sempre più sconsolante. I lavoratori a termine sono sempre di più a livello nazionale, fra questi il 95% ha contratti brevi o brevissimi, perché il dato medio è di 12 giorni con oltre il 33% addirittura che viene chiamato per lavori di un solo giorno.
Se, poi, tocchiamo un altro tema, quello della sicurezza, sul quale il Movimento 5 Stelle di Suzzara insieme alla Commissione lavoro provinciale del M5S sta organizzando un importante evento che si terrà nelle prossime settimane, lo scenario è ancora più preoccupante, perché Mantova in Lombardia per morti sul lavoro è seconda solo a Milano.
Oggi, quindi, ci scuserete se il M5S di Suzzara non sarà presente alla manifestazione organizzata per la festa del lavoro. Secondo noi, non c’è nulla di cui festeggiare. C’è moltissimo da fare a livello politico per restituire al lavoro e ai lavoratori sicurezza e certezze, nuovi strumenti di sostegno per chi perde il lavoro come il reddito di cittadinanza, nuove prospettive per i giovani per arrestare la fuga all’estero di molti di loro.
Noi vogliamo proporci e confrontarci sui contenuti, come abbiamo sempre fatto in questi anni, anche a livello locale, chiedendo di intervenire con risultati concreti in aiuto ai lavoratori della ex Tasselli e a tutti quei suzzaresi rimasti in questi anni senza lavoro, discutendo di reddito di cittadinanza o presentando la ricerca sui cambiamenti del mercato del lavoro nei prossimi dieci anni.
E allora buona “festa” del lavoro che non c’è a tutti.

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